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LIDL glider classic

CANNIBALIZZIAMO IL PICCOLO VELEGGIATORE DELLA “LIDL”

PREMESSA: PROFESSIONISTI ASTENERSI, PERDITEMPO ASTENERSI, NON MI INTERESSANO I COMMENTI IO L’HO FATTO COSI’.

Questo lo faccio con quota e alettoni.

Ecco come si presenta la scatola che lo contiene.
in questa versione fusoliera nera, capottina rossa ali bianche e quota nero.

montiamo il modello e segniamo il punto di baricentro.

iniziamo togliendo la capottina, per farlo utilizziamo il taglierino lasciando sporgere la lama circa 5-8mm.

scaviamo l’alloggiamento per le batterie e la radio usando un ferro caldo oppure “brutalmente” con quello che trovate!.

ricaviamo spazio anche verso la punta che servirà per mettere la zavorra per il bilanciamento.

prove del vano zavorra.

ritagliamo una tavoletta di compensato sottile da 0,8-1mm.
servira da supporto per la batteria e la radio.

il supporto incollato in posizione.

mettiamo un pezzo di velcro.

QUESTO E’ OPZIONALE……ma non si sà mai meglio abbondare!.
ricaviamo uno scasso largo 3mm. per inserire un tondo/tubo di carbonio incollato che parte da “circa” il bordo d’uscita dell’ala e termina alla fine della fusoliera.

una fresetta aiuta molto.

incolliamo il rinforzo.

passiamo al quota.
tagliamo il quota ricavando la parte mobile, circa 30mm. all’estremità.

anche qui ricaviamo gli scassi per i rinforzi aiutandoci con taglierino o fresetta.

incolliamo il tutto.

il risultato.

con una lametta ricaviamo lo smusso per il movimento delle parti.

anche qui.

ora il direzionale.

togliamo una parte del direzionale in modo che la parte mobile del quota possa “cabrare”.

cerniere, industriali o artigianali.

particolare cerniere.

squadretta del cabra.

PARTE DELICATA!
ADESSO DOBBIAMO TOGLIERE IL DIEDRO ALLE ALI…….

con un ferro da stiro e interponendo uno straccio riscaldiamo
l’ala in corrispondenza del diedro.

ora il rinforzo dell’ala in carbonio.

lo scasso.

mettiamo del nastro carta ai lati dello scasso in modo che la colla non sbordi oltre.

via con la colla, poi i pesi per bloccare avendo l’accortezza di tenere il dorso allineato.

ecco il risultato.

operazione alettoni.
lasciamo circa 40-50mm. dal centro e all’estremità.

ecco l’alettone.

togliamo 2mm. dai lati e verso le cerniere dell’alettone,questo per lasciare un pò di spazio ai movimenti.

sempre con un taglierino o lametta togliamo la parte sotto del alettone, circa 5mm., in modo che possa abbassarsi.

le cerniere.

prove allineamento cerniere.

incassiamo nell’ala il servo e il cavetto.

i cavetti escono verso il bordo d’entrata.

il servo nella sua sede già fissato con 2 punti di colla a caldo.

prepariamo i 2 rinvii con una graffetta.

prove rinvio.

rinvio finito, la “Z” sara’ utile per la regolazione.

ora lo scasso per il servo del quota.

lo “affondiamo” a filo fusoliera e lo blocchiamo con 2 punti

di colla a caldo.

lo scarto del direzionale ci servirà per ricavare lo spessore sotto il bowden.

lo spessore incollato 2cm. dopo il bordo di entrata.

il bowden verso il quota.

Ora non rimane che montare la radio, la batteria, la zavorra per il bilanciamento…. (AVEVATE SEGNATO IL BARICENTRO ORIGINALE?).
Questa equilibratuta sarà aggiustata sul campo.

Ciao e alla prossima.

LIDL GLIDER ROTOR WING

Cannibalizziamo il piccolo veleggiatore in vendita alla “LIDL”

PREMESSA: Professionisti astenersi, Perditempo astenersi, i commenti “potevi farlo…” o “avresti potuto farlo…” non mi interessano a me piace così.

Da un pò girava voce delle modifiche da fare al piccolo veleggiatore della LIDL per trasformarlo in radiocontrollato e, casualmente, alcuni giorni fà l’ho trovato nei cestoni a 9,99€ …..ZAAACK PRESI 2!
GIA’!..ma come farlo!?…classico, (quota/ alettoni),ooooooo… ROTOR WING!
deciso: ROTOR WING.

Ecco la scatola

per prima cosa montiamo il modello e segniamo subito il punto di baricentro.
successivamente iniziamo con separare la capottina dalla fusoliera usando il solito taglierino, avendo l’accortezza di lasciare sporgere la lama circa 7/8mm, questo per non tagliare le due sporgenze che serviranno per il corretto centraggio della capottina per l’inserimento delle due viti la cui testa combacierà con due piccoli magnetini da 5x4x2mm incollati alla capottina.
all’interno troveremo una vite usata per bilanciare il modello, (non serve a noi).

Capottina + Vite

utilizzando un taglierino, o meglio con un ferro caldo (saldatore istantaneo con punta sagomata), svuotiamo la capottina e la parte anteriore della fusoliera che conterrà poi batteria, radio e zavorra lasciando uno spessore di circa 8mm..

scavare anche verso la punta, questo ci permetterà di inserire comodamente l’eventuale, (SICURAMENTE!), zavorra.

questa è un opzione:
con una fresa oppure con ferro caldo, scaviamo nella parte sotto e dietro della fusoliera la sede per un tondino di carbonio da 3mm.

adesso le prove ingombro della radio.

prepariamo le sedi per i due servocomandi, 10 mm. sotto l’ala e allineati al bordo d’entrata.

i fori per il passaggio del cavetto…..

dav

particolare servo.

dav

taglio delle ali.
montiamo la squadretta e tracciamo la linea di taglio.

IN QUESTA LAVORAZIONE MASSIMA PRECISIONE!
NEI NEGOZI VENDONO STRUMENTI DI MISURA…A BUON INTENDITOR…

a metà corda e a metà spessore foriamo la parte centrale per inserire il perno, (sarà un tondo di carbonio da 4mm. incollato).

controllo ortogonalità PRIMA DI INCOLLARE!.

dav

prove allineamento.
siamo pronti per bloccare il longherone/perno.

via con la collaaaaa!

alla radice dell’ala incolliamo una “centina” in compensato da 0.8/1mm.

particolare centina.

proviamo le 2 boccole ricavate da tubo di alluminio avendo l’accortezza di lasciare sporgere 1mm. la boccola alla radice.

pronti con la colla.

dav

ricaviamo il foro per le boccole.

Incolliamo la boccola esterna.

un tappo per nascondere….anche l’occhio vuole la sua parte….

ala pronta.

Proviamo la scorrevolezza…(se è entrata colla!).

sdr

prepariamo la boccoletta e l’astina di comando.
le misure sono orientative…quello che avete va benissimo.

boccola incollata e graffette per ritenuta ali.

con un taglierino ricaviamo la sede della graffetta.

ecco il sofisticato sistema di ritenuta…..

spingiamo in basso e vicino alla centina.
solita colla…

una rondella in ottone come spessore.

foriamo la fusoliera per il passaggio dell’elastico di ritenuta delle ali.

inseriamo il tubo per il passaggio dell’elastico (cannuccia bibita).
qui si nota l’astina di rinvio già sagomata

curviamo le sporgenze delle graffette per creare un “uncino” al quale verrà agganciato l’elastico.

ora non rimane che montare la radio, la batteria, la zavorra per il bilanciamento…. (AVEVATE SEGNATO IL BARICENTRO ORIGINALE?).
questa equilibratuta sarà aggiustata sul campo.

ciao e alla prossima.

Stingray 2.0 di Andrea Iseppi

Dopo aver visto lo Stingray 2.0 del nostro Mattia volare divinamente bene, mi sono deciso ed anch’io ho preso il kit.
Ho trovato il modello a Padova e tutto felice sono tornato nel mio laboratorio.

A questo punto mi sono messo a studiare il disegno meticolosamente per cercare di capire tutti i punti che potevano creare problemi in fase di costruzione.

Ho iniziato la costruzione dal direzionale e l’elevatore, successivamente sono passato ai due semigusci della fusoliera.

Per la costruzione delle ali ho utilizzato gli scaletti predisposti per facilitare l’allineamento.
A questo punto ho ricoperto le ali con la balsa da 1,5 mm, mentre per la fusoliera è stato necessario mettere la balsa in ammollo in acqua ed ammoniaca così da poterla ammorbidire per poi piegarla per ricoprirla.

Ho installato i comandi con i relativi servi dopodichè ho montato il motore con regolatore da 80 Amp ed elica di misura 11×6 su consiglio di Mattia.
Ho scelto ed applicato il rivestimento color orange così da avere un grande effetto scenico.

Appena la quarantena lo ha permesso sono andato al campo di volo ed insieme a Mattia abbiamo controllato che funzionasse tutto. Abbiamo fatto i settaggi e le miscelazioni per le varie fasi di volo.
A breve sarà disponibile il video del collaudo!!!

Bobber Savage

Nell’autunno 2019 il nostro Ing. Lucio girovagando sul web ha visto il video di un volo indoor del Savage Bobber ovviamente non ha resistito.
Si è innamorato del suo volo delicato ed anche delle sue doti STOL.
Così subito ha iniziato a ridisegnare il modello non come quello visto nel volo indoor con apertura alare di circa 1500 mm. ma con apertura di circa 2200 mm. con velocità ne ha iniziato la costruzione del primo esemplare e nel frattempo ha fornito i disegni a Fabrizio della Minatti Aircraft Industry.

Fabrizio ha iniziato la costruzione del primo esemplare, subito seguito da una commessa per il secondo esemplare per Massimo. Durante i mesi di quarantena la progettazione e successivamente la costruzione è andata avanti spedita.

Come di sua consuetudine il nostro Minatti ha iniziato dalla costruzione della fusoliera praticando saggiamente degli allegerimenti nei punti giusti.

Successivamente Fabrizio ha continuato con l’ala e poi con l’assemblaggio finale

Come scritto nel articolo precedente, il collaudo si è svolto a Carpeneda di Folgaria nel mese di maggio 2020.

Dopo parecchi test di volo per il collaudo e la messa a punto, Fabrizio e Massimo sono passati alla fase operativa dei loro modelli.
I dati tecnici sono:
Apertura alare: 2200mm
Peso in odv: 3450 gr.
Motore: NTM 42-58 500KV
Regolatore: 50 Amp
Batteria: 6 celle 5000 Mah
Autonomia: 6 minuti con riserva del 30% della capaticà.

Il volo si dimostra come ci si aspetta, dolce e realistico, è quasi un giocattolo da pilotare infatti il modello non necessita di nessun trimmaggio o bilanciamento.
Durante la fase di atterraggio viene impostata una configurazione full flap con manetta motore a circa un quarto.

Successivamente aver affinato sempre di più i due aerei il nostro Fabrizio ha deciso di cimentarsi in un volo con il nostro temerario Massimo, il quale non ha saputo resistere ad un esibizione in coppia.

Non a caso il Fabrizio ha un sopranome ben specifico “el modifica” ed una volta tornato a casa ha subito iniziato a pensare a come sfruttare al meglio le doti di STOL del suo nuovo giocattolo, ed ecco l’idea geniale prepararlo al nuovo inverno anche se siamo a giugno.

Ovviamente con un paio di sci adatti per la stagione praticamente alle porte.

Chissà quale sorprese “El modifica” ci riserverà per il futuro magari un paio di galleggianti, solo il tempo ci saprà dare una risposta

Primi Voli dopo la Quarantena

Dopo la tempesta torna il sereno, anche per noi aereomodellisti, siamo un’attività sportiva ed abbiamo ripreso i voli.

Dopo il periodo di fermo dovuto alla quarantena Massimo ha potuto collaudare il suo bellissimo Savage Bobber, prodotto dalla Minatti Aircraft Industries (disegnato dal Ns. Ing Pinter).

Fabrizio si è presentato con la sua ultima creazione Vulcanair vf600 livrea Vulkan Air un modello ala alta con elica tripala.

Gianni era presente con un il suo fidatissimo acrobatico Rainbow ed il suo motoaliante da collaudare Arcus.

Sul campo di volo era presente Mattia con il Piper Cub da 1200mm ed il suo nuovo aliante Ezio Glider 1500 mm il quale si è dimostrato molto docile in volo grazie al peso di 610 gr in ordine di volo.

Il nostro Andrea con il nuovo Stingray 2.0 tutto in struttura oltre che con il Train Star per fare pratica di volo.

Non va assolutamente dimenticato il nostro Marco che con il suo Funjet un po’ vecchiotto, si è divertito come la prima volta in cui ci ha volato.

In conclusione è stata una bellissima giornata di voli.
Ci siamo divertiti ed abbiamo visto nuovi modelli nati durante il periodo della quarantena.

Lucio e le sue nuove creazioni

Ormai la voglia di costruire stà contagiando sempre di più tutti i soci del nostro gruppo.

Anche Lucio ormai ha questa malattia e dopo il primo progetto Savage Bobber da 2200 mm. si è buttato a capofitto nella realizzazione di modelli tutti in stampa 3d.

Scaricando qualche progetto e modificandolo leggermente per riuscire ad ingenierizzarlo al meglio, ha già preparato il:

Piper Super Cub con apertura alare da 1400 mm che è ormai pronto al volo con tutta la parte di elettronica montata, ma causa quarantena non è stato possibile collaudare.

Cessna 152 con apertura alare 1560 mm, di cui manca ormai solo la parte elettronica.

Vought F4U Corsair apertura alare 1900 mm appena finita la fase di costruzione.

Speriamo che il nostro Lucio riesca a breve a collaudare questi bellissimi aerei.

Strolch 1937

Come dice il detto, non c’è due senza tre quindi dopo aver visto alcune foto su internet e visionati alcuni video di questo aereomodello in volo ecco a Voi il mio terzo modello due assi autocostruito lo Strolch 1937.

Visto la quarantena che ci ha costretto tutti quanti a casa mi sono deciso ad ordinare il kit da un sito tedesco, appena ricevuta la scatola non ho resistito ed il 25/03/2020 ho iniziato la costruzione.

Il Primo ostacolo incontrato è stato il disegno non in scala e non completo, quindi armato di pazienza ho disegnato al CAD la posizione delle ordinate e di entrambe le semiali.

Fatto questo ho passato alcuni giorni a studiare il progetto ed a cercare l’ispirazione; poi ad un tratto eccola ed il lavoro inizia.

In questo caso ho voluto apportare il mio tocco personale facendo le ali smontabili così da avere una migliore portabilità ed anche per poter installare all’occorrenza una pinna motore a propulsione elttrica rimovibile sul pendio.

Il contro della quarantena in campo di costruzioni aeromodellistiche è che l’approvvigionamento dei materiali risulta alquanto difficile per questo ad oggi 05/05/2020 il modello è ancora da rivestire, per fortuna il materiale per completare la costruzione dovrebbe arrivare il giorno 11/05/2020.

dati tecnici sono:
Apertura alare: 1840 mm
Lunghezza: 1320 mm
Comandi: Direzionale, profondità e motore applicabile al bisogno
Baricentro: da stabilire una volta completato
Peso da rivestire in versione aliante puro con servi e batteria: 720 gr